La dimensione sociale di un Patto europeo per il commercio: le priorità di recupero per l’ecosistema retail & wholesale

retailtrendmagazine by Retailtrend.it (16 ottobre 2020) – Nella dichiarazione congiunta dell’8 aprile, EuroCommerce ha evidenziato l’impatto senza precedenti della crisi COVID-19 sulla redditività dei retailer e dei wholesaler e sulla resilienza della loro forza lavoro.

La tradizione del partneriato sociale e la prevalenza di accordi di lavoro su misura in questo settore, che passa spesso attraverso contratti collettivi, hanno permesso alle imprese di affrontare efficacemente l’adattamento improvviso e radicale alla “nuova normalità“.

Le parti sociali propongono ora un “Patto Europeo per il Commercio” all’attenzione dell’Unione Europea e del governo per aiutare il settore a migliorare la sua resilienza a lungo termine attraverso misure di sostegno mirate per accelerare le transizioni digitali e green.

Un Patto europeo per il commercio a sostegno della ripresa economica dell’Europa

Eurocommerce, si congratula con la Commissione europea e il Consiglio Europeo per aver fatto coincidere lo storico programma di ripresa dell’UE di nuova generazione e il quadro finanziario pluriennale, che consentirà all’UE di realizzare un’agenda di investimenti ambiziosa e di vasta portata per i prossimi anni.

Accoglie con favore il riconoscimento del settore retail & wholesale come un servizio essenziale, come un ecosistema particolarmente colpito dalla crisi da COVID-19 e come settore prioritario per il sostegno degli investimenti.

Sottolinea l’importanza di un vivave settore retail & wholesale per una ripresa complessiva, che dipende fortemente dalla ripresa dei consumi privati.

Le attuali misure di sostegno continueranno ad essere necessarie finchè la domanda e la fiducia saranno ancora a livello molto bassi, al fine di raggiungere il duplice obiettivo di mantenere le persone in un’occupazione sostenibile e stimolare un consumo altrettanto sostenibile.

Nell’ambito del “Patto Europeo per il commercio”, si sottolinea l’importanza degli investimenti e del sostegno politico per aumentare la resilienza del commercio retail & wholesale in Europa, che è il più grande datore di lavoro europeo e accelerare la sua transizione digitale e green.

La portata di questo settore (10% del PIL dell’UE, 1 su 4 imprese, 1 posto di lavoro su 7) che collega i produttori con i clienti, ha un impatto significativo sull’economia nel suo complesso, in particolare su altri ecosistemi chiave.

La fiducia dei consumatori rimane ai minimi storici, soprattutto quando i lavoratori sono incerti sul loro futuro. E’ anche importante per il sostentamento delle comunità locali e per incoraggiare un consumo sostenibile. Sostenere il commercio retail & wholesale nella fase di transizione verso un processo sempre più digital e green, può fornire una corsia preferenziale più efficace per il cambiamento.

I finanziamenti dovrebbero essere condizionati, mirati a progetti di transizione, di facile accesso a livello aziendale e soprattutto erogati con rapidità. Gli Stati membri saranno responsabili della progettazione dei loro programmi di recupero in base alle priorità generali dell’UE: digitalizzazione, sostenibilità e resilienza.

La Commissione dovrebbe provvigionare i finanziamenti dell’EU in base al rispetto della legislazione europea, dello Stato di diritto e delle norme del mercato unico e che l’attuazione delle raccomandazioni per paese sia seguita con decisione ferma.

Azioni necessarie per migliorare la resilienza e l’aumento e la riqualificazione del personale nel settore retail & wholesale

Secondo un recente rapporto McKinsey Global Institute, il COVID-19 e l’automazione combinati stanno mettendo a rischio più di 5 milioni di posti di lavoro nel settore retail & wholesale. Tutto ciò potrebbe colpire le molte donne e i giovani impiegati nel commercio.

Oltre a stabilizzare l’economia, c’è la necessità di un aiuto concreto dell’UE e dei governi membri per investire nelle competenze di questi lavoratori, ad esempio attraverso una formazione professionale e educativa più forte, con corsi individuali di apprendimento. L’Up-skilling mirato consentirebbe di mantenere una parte maggiore della forza lavoro, formandoli a utilizzare le tecnologie digitali, mentre il re-skilling può consentire ad altri di accedere alle opportunità di lavoro in altri settori.

Pertanto è necessario ridisegnare le misure dell’UE in materia di occupazione e di sostegno alle competenze per consentire un accesso semplice e rapido ai finanziamenti per la ristrutturazione del settore retail & wholesale e il cambiamento delle esigenze di competenze, determinato dall’accelerazione dei cambiamenti del mercato, guidati dall’emergenza sanitaria da COVID-19.