Retailers e wholesalers che si impegnano per la sostenibilità, pronti a lavorare con un codice di condotta europeo

retailtrendmagazine (26 gennaio 2021) – I rappresentanti di EuroCommerce, EuroCoop e Independent Retail Europe, si sono uniti oggi al vicepresidente esecutivo della Commissione Frans Timmermans, alla commissaria Stella Kyriakides, agli eurodeputati senior e altre parti interessate (in occasione di un particolare evento) per avviare i lavori su un codice di condotta da applicare nell’ambito della strategia Farm to Fork.

Frans Timmermans

Piccoli e grandi retailers e wholesalers europei, sono stati in prima linea per sostenere l’aumento della sostenibilità dei prodotti che offrono, lanciando iniziative in tutta Europa per guidare e sostenere la produzione e il consumo sostenibile a stretto contatto con i loro fornitori, supportando gli agricoltori nel passaggio a metodi di produzione biologica e altri metodi produttivi sostenibili, innovando l’offerta ai propri consumatori, anche attraverso le proprie linee MDD.

Le porte dei retailers sono aperte a tutti, consentendo un impegno quotidiano e il controllo da parte dei consumatori. L’interfaccia diretta tra fornitori e consumatori offerta dal mondo retail offre nuove e gratificanti opportunità di mercato a tutti i produttori di prodotti sostenibili e può essere in grado di contribuire a spingere i consumatori all’acquisto.

La portata di questo settore può offrire, allo stesso tempo, ai produttori, anche la possibilità che un pubblico più ampio di consumatori, possa acquistare alimenti sani e di alta qualità a un prezzo accessibile.

Christian Verschueren

“Eurocommerce – ha commentato il direttore generale della principale organizzazione europea del settore retail e wholesale, Christian Vershueren – è lieta di unirsi alla Commissione e ai nostri partner retail e del resto della supply chain, in questa opportunità di lavorare insieme su un codice di condotta adatto allo scopo e che alla fine motiverebbe il maggior numero di attori della filiera a partecipare. Questa iniziativa è un’opportunità per il nostro settore di evidenziare e sviluppare ulteriormente le numerose iniziative di sostenibilità che i nostri membri hanno intrapreso in tutta Europa e nel corso di molti anni. Ma non possiamo farlo da soli e il codice dovrà riconoscere che solo con la partecipazione attiva di tutte le parti della supply chain e delle autorità pubbliche, che lavorano insieme, può avere successo”.

 

 

Else Groen

“Siamo ansiosi di lavorare con tutti per rendere questo codice un successo – ha sottolineato Else Groen, direttore generale di Independent Retail Europe, l’associazione europea che funge da “organizzazione ombrello” per i gruppi di retailers indipendenti – ma, siamo anche convinti, che per raggiungere i suoi obiettivi, questo devono andare di pari passo con le azioni concrete e delle aspirazioni di coloro, di tutti coloro che sono chiamati a realizzarli. Dovrebbero essere radicate nelle numerose iniziative che il nostro settore già intraprende da tempo e coinvolgere impegni volontari, per poter raggiungere un obiettivo comune. Ciò è importante anche per consentire alle numerose PMI, duramente colpite dalla crisi da Covid-19, di partecipare con il proprio ritmo. Pertanto, in considerazione di una tempistica molto impegnativa, per avere successo, gli obiettivi devono essere ambiziosi e realizzabili”.

 

Todor Ivanov

“I retailers hanno uno stretto rapporto con le loro comunità – ha detto Todor Ivanov segretario generale di Euro Coop, associazione che riunisce le 19 organizzazioni di cooperative di consumo – lavoriamo a stretto contatto con i fornitori locali per offrire loro uno sbocco pronto, per un’offerta di alimenti sani e di qualità, che sono prodotti in modo sostenibile e l’accesso ai consumatori, che sono pronti ad acquistarli. Paghiamo un premio, per questa qualità, ma un cibo sostenibile non dovrebbe essere un privilegio per pochi. Creando volume può anche contribuire a mettere questi prodotti sostenibili più facilmente alla portata di tutti i consumatori, che poi sono i “proprietari” delle cooperative di consumo. Dovrebbe essere un obiettivo chiaro per un codice di condotta che serva a tutte le parti coinvolte, dal produttore al consumatore e non ultimo alla salvaguardia del nostro pianeta. In qualità di imprese basate sul valore, le cooperative dei consumatori sono pronte a collaborare con i responsabili politici dell’UE per rendere questo codice una realtà”.