retailtrendmagazine by Retailtrend.it (26 settembre 2023) – Mentre gli episodi di criminalità nel retail continuano ad aumentare in tutto il Paese, i retailer statunitensi stanno assistendo a un drammatico aumento delle perdite finanziarie associate ai furti.
Secondo il NATIONAL RETAIL SECURITY SURVEY 2023 – pubblicato oggi dalla National Retail Federation (NRF) – se si considerano le percentuali delle vendite al dettaglio totali nel 2022, troviamo differenze inventariali che hanno rappresentato perdite per 112,1 miliardi di dollari, rispetto ai 93,4 miliardi di dollari del 2021 (i dati di questo ultimo anno sono stati aggiornati per una riflessione sulle revisioni delle vendite al dettaglio apportate dall’US Census Bureau dell’aprile 2023).
Secondo l’indagine, il tasso medio di differenze inventariali nell’anno fiscale 2022 è aumentato all’1,6%, rispetto all’1,4% dell’anno precedente. Le percentuali di differenze inventariali possono variare in modo significativo in base ai settori retail. In linea con gli anni precedenti, i furti interni ed esterni hanno rappresentato quasi i due terzi (65%) delle differenze inventariali dei retailer.
“I retailer stanno assistendo a livelli senza precedenti di furti associati a criminalità dilagante nei loro punti di vendita, e la situazione sta diventando sempre più terribile – afferma David Johnston, vicepresidente della NRF – per la protezione dei beni e le operazioni retail, la violenza e le preoccupazioni per la sicurezza continuano ad essere le priorità per tutti i retailer, indipendentemente dalla dimensioni dell’azienda o della categoria”.
Cresce il timore per la criminalità organizzata nel retail
I retailer riferiscono che la criminalità organizzata nel retail (ORC) rimane una preoccupazione significativa a causa degli elevati livelli di violenza. Più di due terzi (67%) degli intervistati hanno affermato di aver assistito a un numero ancora maggiore di violenza e aggressione da parte dei perpetratori dell’ORC rispetto ad un anno fa.
Si cerca di migliorare in modo continuo le misure di prevenzione delle perdite e di prevenzione dei beni, ma spesso sono costretti nell’adottare misure più drastiche, come la chiusura del punto di vendita specifico (28%) o ridurre gli orari di apertura (45%) nonchè ridurre o alterare la selezione dei prodotti in negozio (30%), come conseguenza di contrasto diretta alla criminalità nel retail.
Inoltre, con l’aumento della violenza, sempre più retailer hanno deciso di applicare un approccio di “non intervento” nel fermo dei taccheggiatori.
Un numero significativo di intervistati ha affermato che nessun dipendente è autorizzato nel fermare i taccheggiatori (41%), rispetto al 38% dello scorso anni.
I tipi di prodotti presi di mira nei furti, non si basano esclusivamente sul prezzo. Variano da quello più costoso e di alta moda o ai prodotti di uso quotidiano, che hanno soprattutto una rapida capacità di rivendita. L’ elenco dei prodotti, si è recentemente aggiornato con nuove categorie: batterie, bevande energetiche, calzature di alta moda e accessori da cucina.
Los Angeles, San Francisco, Houston, New York e Seattle sono le aree metropolitane più colpite
Le prime cinque città/aree metropolitane interessate dal fenomeno criminalità, nell’ultimo anno. sono state: Los Angeles,San Francisco/Oakland, Houston, New York e Seattle.
Poichè la criminalità nel retail continua ad evolversi in portata e sofisticazione, crescono anche gli sforzi di prevenzione dei retailer. Alla domanda sull’allocazione delle risorse per affrontare i rischi odierni, il 34% ha aumentato il personale interno per supportare i rischi, mentre il 46% ha aumentato l’utilizzo di personale di sicurezza di terze parti.
Oltre la metà (53%) ha aumentato il budget per soluzioni tecnologiche e software nell’ultimo anno. La violenza è uno dei rischi più preoccupanti e il 54% degli intervistati ha aumentato la formazione dei dipendenti contro le forme di violenza direttamente sul posto di lavoro.
“I retailer stanno sperimentando e implementando una serie di pratiche di prevenzione delle perdite, per scoraggiare, prevenire e mitigare queste perdite sostanziali – commenta Read Hayes, ricercatore dell’Università della Florida e direttore del Loss Prevention Research Council – oltre a rafforzare le tradizionali misure di sicurezza, molti stanno anche assegnando risorse a tecnologie emergenti innovative per la prevenzione futura”.
Si guarda a misure legislative più incisive
La riforma politica è poi un’altra componente fondamentale degli sforzi del settore retail per combattere l’ORC. Iniziative come l’innalzamento della soglia del furto criminale – cioè l’importo che deve essere rubato per essere considerato un crimine – o la rimozione o l’eliminazione della cauzione in contanti, potrebbe avere conseguenze indesiderate per i furti nel sistema americano del retail.
Quasi tre quarti (72%) degli intervistati hanno riferito di aver notato un aumento del valore medio per incidente in tutte quelle località che hanno innalzato le soglie minime di reato, mentre un altro 67% ha segnalato un aumento dei recidivi in aree associate ad iniziative per ridurre o eliminare la cauzione in contanti. Quasi tutti (93%) sostengono la legislazione federale nei confronti dell’ORC.
Il National Retail Security Survey 2023
Il National Retail Security Survey 2023 è stato condotto online tra i dirigenti senior della prevenzione delle perdite e della sicurezza nel settore retail. I risultati, presentati oggi a Washington, contengono approfondimenti provenienti da 177 brand di settore, che rappresentano circa 1,6 trilioni di dollari di vendite annuali nel 2022, attraverso oltre 97.000 punti di vendita negli Stati Uniti.
Lo studio è stato condotti in collaborazione con il Loss Prevention Research Council ed è stato sponsorizzato d Appriss Retail.