Il mercato della carne in Russia: situazione e tendenze

Mosca – Da novembre 2016 ad aprile 2017, rispetto al semestre precedente, la vendita di prodotti alimentari a base di carne refrigerata, nella retail chain russa, è aumentata del +11% in volume e del +20% in valore, secondo Nielsen Retail Audit.

Lo studio, prende in esame, le seguenti categorie di carni: carne cruda venduta a peso (confezionata), carne cruda confezionata a peso fisso, salsicce a peso fisso e confezionate e a peso.

Tra i canali della retail chain russa, i discount hanno una maggiore quota delle vendite di prodotti a base di carne: il 60% in volume e oltre il 55% in termini di valore. Più del 20% in volume e in valore trovano i loro acquirenti all’interno degli ipermercati, mentre i supermercati si attestano su una quota di vendita pari al 15%.

La quota di vendita di prodotti a base di carne o derivati, nel segmento private label, si attesta sul 15% in termini di valore e volumi. Il tasso di crescita del STM, da novembre 2016 ad aprile 2017, rispetto al semestre precedente, è stato rispettivamente del 18% e del 24%.

Nella carne refrigerata, la categoria che ha una maggiore incidenza di quota di vendita, è quella della carne cruda venduta a peso. Nel semestre preso in esame, è pari al 65% in volume e il 51% a valore. Segue con un 16% a volume e 26% a valore quella dei prodotti insaccati. Al terzo posto si collocano la categoria delle salsicce, con una quota del 12% a volume e 15% a valore. Le carni confezionate a peso fisso, rispetto al semestre precedente, è la categoria con valori di vendita bassi (6% a volume e 8% a valore).

Nelle strutture di vendita della retail chain russa, le vendite a peso, hanno interessato principalmente: pollo carne cruda (83,2% in volume e 71,4% in valore) seguito da carne di maiale (11,6% a volume e 17,8% a valore) e carni bovine (2,2% a volume e 5,6% a valore). Percentualmente la vendita di carne cruda a peso, nel periodo novembre 2016-aprile 2017, rispetto al semestre precedente, è aumentata del 6,9% in volume e del 13,9% in termini di valore.

“Carne e prodotti di carne, sono obbligatoriamente una parte della dieta della maggior parte dei consumatori russi  – ha sottolineato Marina Lapenkova di Nielsen Retail Audit in Russia – e secondo i nostri dati, tra la popolazione russa, chi segue diete di alimentazione vegetariane o vegane è poco più del 3%. Tra la carne, la scelta principale è indirizzata sul pollo, anche in considerazione del costo relativamente basso: il prezzo medio per un kilogrammo di carne di pollo è di 143 rubli, mentre per la carne di maiale è di 256 rubli e 417 rubli per la carne di manzo. Per il retailer, la categoria carne è di particolare importanza: il 55% dei consumatori russi, prediligono il reparto carni di “alta qualità”.”