L’UE costretta da Putin a pagare le materie prime importate in rubli

retailtrendmagazine by Retailtrend.it (24 marzo 2022) – La Russia chiede all’Europa di iniziare a pagare il gas russo in rubli: Vladimir Putin ha incaricato Gazprom di apportare le opportune modifiche agli accordi entro una settimana.

I principali acquirenti – riporta Kommersant, media russo – come Austria e Germania hanno già protestato, sottolineando che si tratta di una violazione del contratto.

Non è chiaro se le compagnie europee accetteranno di passare ai rubli, anche se al momento non possono rifiutare il gas proveniente dalla Federazione Russa.

Le opinioni divergono su quanto la misura che sarà adottata, aiuterà a rafforzare la valuta russa. Finora, sembra più un tentativo di costringere l’UE a interagire con il settore finanziario russo, nonostante le sanzioni.

L’idea della Russia di passare ai rubli nei pagamenti del gas ha lasciato gli acquirenti europei in perdita.

Il presidente Vladimir Putin ha affermato che la Russia inizierà a vendere gas a “paesi ostili” in rubli, ovvero che “rifiuterà di utilizzare tutte le valute compromesse in tali calcoli”.

Il gas dei gasdotti russi arriva ai “paesi ostili” come paesi UE, Gran Bretagna e Svizzera e sotto forma di GNL a Giappone, Corea del Sud e Singapore.

Secondo Vladimir Putin, il provvedimento è stato una risposta a “decisioni illegittime” di congelare le riserve russe di oro e di valuta estera.

“La Russia continuerà – ha detto – ovviamente, a fornire gas naturale in base a volumi e prezzi, secondo i principi di prezzo fissati in contratti precedentemente conclusi. Le modifiche riguarderanno solo il pagamento in valuta, che verrà cambiato in rubli russi”.

Dopo questa dichiarazione, il prezzo spot del gas in Europa presso l’hub TTF è balzato di una volta e mezzo a 1,48 dollari per 1 mille metri cubi, secondo i dati di ICE Futures, anche se poi è sceso a 1,27 mila dollari.

Vladimir Putin ha incaricato il governo e la Banca Centrale di determinare la procedura per l’acquisto di rubli sul mercato interno della Federazione Russa da parte degli acquirenti di gas russo entro una settimana e a Gazprom di apportare le modifiche appropriate ai contratti del gas entro lo stesso periodo.

Non è chiaro se il requisito si applicherà anche alle forniture di GLN, vendute sia da Gazprom che da Novatek.

Come risulta dal prospetto Eurobond di Gazprom del 27 gennaio, il 58% delle vendite di gas naturale in Europa è stato effettuato in euro, il 39% in dollari e fino al 3% in sterline.

Dopo il 2014, Gazprom ha iniziato a includere nei nuovi contratti un’opzione per i pagamenti per il gas russo non solo in euro e dollari, ma anche in rubli.

I governi di Serbia, Moldova e Bulgaria hanno confermato che i loro contratti sono già predisposti per pagamenti in rubli e non ci saranno problemi con il pagamento. Le autorità bulgare si sono dichiarate pronte per tali calcoli.

Tuttavia, la maggior parte dei contratti, secondo Kommersant, non contiene tale clausola e Gazprom dovrà negoziare urgentemente con i clienti su base individuale

Tutto questo, comporterà tensioni sui pagamenti nei prossimi mesi, aumentando il rischio di interruzioni dell’approvvigionamento di gas.

L’austriaca OMV ha già annunciato che continuerà a pagare il gas russo in euro, non essendoci altre basi contrattuali.

La “confusione generata” è stata segnalata dall’associazione industriale tedesca Zukunft Gas. Il ministro dell’economia tedesco Robert Habek, ha riferito a Bloomerg, che avrebbe discusso il pagamento in rubli con altri paesi dell’UE, tuttavia, a suo avviso, tale requisito è una violazione dei contratti da parte di Gazprom.

Il problema dei pagamenti per il gas sarà discusso in data odierna al vertice UE.

La questione del rispetto dei contratti a lungo termine è importante, poichè l’obbligo di pagare in rubli può dare ad alcuni clienti di Gazprom un motivo per rescindere.

In caso contrario, i clienti dovrebbero acquistare almeno volumi di gas take-or-pay, il cui importo totale per i paesi dell’UE è di circa 120 miliardi di metri cubi ( le esportazioni totali di Gazprom nell’UE nel 2021 sono state di 145 miliardi di metri cubi).

Le autorità russe contano sul fatto che i paesi dell’UE, non potendo rinunciare ora al gas russo, saranno costretti a passare al pagamento in rubli

Secondo l’IEA, nel 2021 l’UE ha importato 155 miliardi fi metri cubi di gas russo (compreso il GLN), ovvero il 40% del consumo total di gas dell’Europa.

In risposta all’invasione bellica dell’Ucraina (che i media russi continuano a indicare come operazione militare), la Commissione Europea propone di sviluppare un piano per eliminare gradualmente tutti i tipi di combustibili fossili dalla Federazione Russa entro il 2027.

Secondo Ekaterina Kolbikova di Vygon Consulting, a febbraio 2022, le forniture di gas di Gazprom ai paesi dell’UE e del Regno Unito ammontavano a 9 miliardi di metri cubi. In precedenza, secondo ai suoi calcoli questi paesi potevano pagare circa 7-7,5 miliardi di dollari al gasdotto russo.

Se almeno alcune società europee accettano di passare ai pagamenti in rubli, tecnicamente lo schema sembra semplice, spiegano alcune banche: la società apre un conto in valuta estera in una banca che non è soggetta a sanzioni, converta la valuta in rubli, e poi paga in base al contratto.

“Così, i rischi e i costi dei pagamenti in valuta estera vengono da noi a loro – affermano i responsabili della banca – la logica è questa: perchè abbiamo bisogno dei tuoi dollari se li blocchi e li blocchi per noi”.

L’importatore avrà anche la possibilità di acquistare rubli offshore, ad esempio Deutsche Bank può aprire un conto in rubli in Germania. Inoltre, i non residenti possono anche acquistare rubli russi per gli insediamenti nell’ambito di tali contratti alla Borsa di Mosca.

E’ improbabile che la misura influisca sul tasso di cambio del rublo, poichè la domanda e l’offerta non cambieranno – ritiene l’analista della Raiffeisenbank, Stanislav Murashov – tutti gli esportatori sono già obbligati a vendere l’80% dei guadagni in valuta estera, se ora gli stessi stranieri acquistano rubli per i contratti di gas, noncambierà nulla per il mercato.