Nel 2017 in Spagna, la spesa alimentare è cresciuta dell’1,3%

retailtrendmagazine by Retailtrend.it (fonte Kantar Worldpanel) – La spesa delle famiglie spagnole, in generi alimentari, è cresciuta dell’1,3% nel 2017 – secondo il rapporto “Grocery Market Share 2017” – presentato in questi giorni dalla società di consulenza Kantar Worldpanel. Questa ripresa è stata trainata dall’aumento della domanda (+1% della crescita del volume di mercato), nonostante il prezzo medio pagato, sia rimasto attorno al +0,3%.

Questo indica, che in Spagna, ogni famiglia spende in media 4.190 euro all’anno in prodotti alimentari, cura della persona e della casa, che rispetto al 2016, sono amentati dell’1%.

La maggior parte delle regioni spagnole, ha aumentato la spesa, in particolar modo le Isole Baleari, Murcia, Andalusia e i Paesi Baschi, con una crescita superiore al 2%.

Le regioni con la spesa più alta per famiglia sono la Catalogna (4.559 euro), la Galizia (4.574 euro) e il Paese Basco (4.528 euro). Mentre quelle con la spesa più bassa includono La Rioja (3.557 euro), Estramadura (3.683 euro) e la Comunità Valènciana (3.932 euro).

Secondo le conclusioni del rapporto, uno dei principali catalizzatori del mercato nel corso del 2017 è stata una crescente tendenza dei consumatori verso abitudini più salutari. Per molte famiglie, non è solo importante seguire una dieta sana (il 74%) ma stanno optando verso prodotti locali o vicini (69%) e quindi sono disposti nel pagare di più, prodotti che possono aiutare nel prevenire le malattie (38%).

In questo senso, i prodotti freschi deperibili, hanno registrato una crescita del + 0,9% negli ultimi dodici mesi, in termini di valore e continuano ad essere laq principale fonte di attività per la distribuzione moderna (con una crescita in questo settore che si attesta al 3,9%). Per questi prodotti, i grandi motori che spingono il consumo, sono strettamente legati alla salute e al “superfood” come l’avocado (+25,7%), il salmone (+13,4%), il cavolo (+12,3%), il merluzzo (+11,3%), le banane (+5,8%) e uova (+ 4,3%).

Questo trend verso abitudini di consumo più sane, è stata osservata anche nel consumo degli alimenti confezionati, che sono aumentati del 2,2% in termini di valore. Le categorie che sono cresciute di più in questo settore, sono state ancora una volta quelle che vengono associate a una dieta equilibrata: ceci (+13,3%), lenticchie (13,0%) e noci (11,6%). Anche per i prodotti bio, il 2017 è stato un anno eccezionale: il confezionato con l’etichetta bio/eco, è cresciuto del 14% e viene oggi consumato da 4 famiglie spagnole su 10.

Il rapporto di Kantar Worldpanel focalizza la sua attenzione, di come si stanno trasformando le abitudini di cottura del cibo, nelle cucine di casa: grigliate, bollite o al forno, sono le principali e uniche forme che crescono di anno in anno, così come le opzioni salutari in altri momenti della giornata. Ad esempio, le colazioni salate stanno guadagnando popolarità rispetto alle tradizionali colazioni dolci (19% contro 81%), in aumento di 6 punti rispetto al 2012 e anche il consumo di frutta intermedio tra pasto e cena, è aumentato del + 6%.

Tra le catene distributive, le insegne Mercadona e Lidl hanno una prospettiva di crescita maggiore

Dal punto di vista dell’evoluzione del retail, il canale specializzato continua ad alimentare la crescita della distribuzione moderna, con un euro su quattro, speso per generi alimentari (pari al 26,5% del mercato nel 2016). L’ipermercato è l’unico format di vendita al dettaglio che registra una riduzione della sua quota di mercato (13,3% rispetto al 13,6% del 2016), mentre i retailer a “gamma limitata” o discount come Lidl, Dia e Aldi oltre Mercadona, detengono il 36,2% della quota di mercato, in aumento di un punto percentuale.

Mercadona ha guidato ancora, in termini di crescita, nel corso del 2017 il trend delle vendite e ha consolidato la sua posizione di leader del mercato spagnolo con il 24,1% di quota (+ 1,2% rispetto al 2016).

L’altro gruppo che ha capitalizzato con successo la crescita nel settore, è Lidl, che ha aumentato la sua quota di mercato, attestandosi al 4,3%, con un aumento dello 0,2%.

“Mercadona e Lidl stanno progredendo con i loro programmi di ristrutturazione dei loro punti di vendita e mirano ad aprirsi a nuove tendenze – afferma Florencio Garcia, direttore del settore retail in Iberia per Kantar Worldpanel – per consolidare la loro posizione di leader di mercato e acquisire nuovi clienti-consumatori”.

Anche Carrefour ha incrementato la propria quota di mercato negli ultimi dodici mesi e ha consolidato la proprio posizione di secondo gruppo della GDO in Spagna (8,7% + 0,2%), beneficiando dell’acquisizione di ipermercati del gruppo Eroski. Quest’ultimo, ha perso terreno sul mercato per questo motivo (5,6% -0,3%), mentre il Grupo DIA ha risentito di una maggiore concorrenza nei confronti del suo tradizionale format di vendita (8,2% -0,3%). Il sesto gruppo, quello di Auchan-Alcampo ha risentito della perdita di attrattività nel canale ipermercati (3,5% -0,1%).

“Tutti i player’s, in un modo o nell’altro – continua Garcia – hanno cercato di adattarsi al panorama attuale con nuovi format (Carrefour BIO, DIA & GO, Alcampo Super, Caprabo Rapid, ecc), che hanno avuto un positivo riscontro da parte del consumatore e il cui risultato dovrebbe consolidarsi nel corso del 2018”.

Il canale online, continua invece, il suo lento e costante progresso (1,9% della quota di mercato escluso alimenti freschi). Nel corso del 2017, 4,7 milioni di famiglie spagnole, hanno fatto acquisti di generi alimentari su internet. In media, hanno destinato l’8% del loro budget, agli acquisti online, il che significa che il 92% dei loro acquisti viene ancora effettuato nei negozi tradizionali,dimostrando che i consumatori non rinunciano così facilmente ai negozi fisici, che però devono reinventarsi e adattarsi alla multicanalità, per contrastare l’attacco di competitività dell’e-commerce.

Il 56% dei clienti delle principali catene distributive, ha confermato di aver acquistato nel corso del 2017, almeno un prodotto sul portale di Amazon.

Per questo riguarda i supermercati delle catene regionali, l’attuale trend è positivo. Hanno un ruolo alternativo, affermandosi come punto di riferimento, per quei consumatori che cercano prodotti frschi di qualità, locali o di marca. In questo contesto, crescono le alleanze (IFA, Euromadi) che sono al centro delle strategie, concentrando su catene che hanno avuto un esercizio positivo nel 2017.

Infine, per il marchio del distributore, c’è stata una crescita delle vendite. Rappresenta il 36,4% della spesa di generi alimentari confezionati, con una crescita dello 0,3% rispetto al 2017. Tuttavia, l’impatto dei cosiddetti “marchi esclusivi” quasi esclusivamente disponibili presso un particolare retailer, ha visto il salto dallo 0,8% al 41% della spesa alimentare da parte del consumatore.